Bologna – 15 aprile 2025 – “Nel giro di pochi giorni gravi incidenti sul lavoro in Emilia-Romagna. Il 10 aprile in un cantiere sulla Tangenziale di Bologna un furgone ha travolto un operaio, uccidendolo, e altri due sono rimasti feriti. Almeno 15 giorni prima un altro incidente mortale tra chi utilizza tangenziale e autostrada per andare a lavorare. Pochi giorni fa, in Romagna, in un’ azienda di Forlimpopoli, si è registrato un grave infortunio  ai danni di un lavoratore che è stato soccorso e ricoverato all’ospedale Bufalini di Cesena. Nel primo bimestre 2025 ben 6 vittime sul posto di lavoro in regione, 138 in tutta Italia”:

a fare il punto è Tullia Bevilacqua, segretario regionale Emilia-Romagna del sindacato Ugl.

Anche questa volta ci troviamo costretti a evidenziare la necessità di portare gli organici Inail a regime (manca in pianta organica un centinaio di ispettori del lavoro) e gli incentivi a fondo perduto per le imprese che vogliono migliorare la sicurezza sul lavoro (si parla di alcune centinaia di milioni di euro l’anno) sono di difficile assegnazione. I fondi statali per l’ammodernamento dei cantieri e le cosiddette grandi opere sono spalmati su piani pluriennali e non tengono conto delle contingenze. Prova ne è proprio il caso degli ultimi incidenti in Tangenziale a Bologna. È stato proprio il sindaco Lepore a sollecitare il trasferimento dei miliardi di euro di investimenti promessi per il Passante autostradale e la sicurezza del nodo autostradale di Bologna”: commenta il segretario regionale Ugl Emilia-Romagna, Tullia Bevilacqua.

Il peso dello Stato nella vicenda affiora anche se consideriamo la quote di partecipazioni statali in grandi aziende. E in alcune di queste o per lavoratori all’opera nei cantieri si sono verificati gravi infortuni sul lavoro”: nota ancora Tullia Bevilacqua.

E poi c’è la questione di fondo degli appalti e dei subappalti, magari al massimo ribasso, o a cascata che, proprio per la mancanza di controlli, rendono la precarietà del lavoro una concausa degli incidenti, piuttosto che una fatalità. E nelle more della legge, ci si accorge che anche il costo della manodopera “può essere oggetto di ribasso, purché ciò sia giustificato da un’efficiente organizzazione aziendale”: come ha ribadito il Consiglio di Stato. Ma proprio in questa discrezionalità può annidarsi il pericolo di mettere a rischio personale – nei fatti – meno professionalizzato”: nota il segretario regionale di Ugl Emilia-Romagna.

Insomma, per evitare di dover piangere nuovamente morti e feriti sul posto di lavoro, è più evidente che mai che si dovrebbe trattare il tema una volta e per tutte a livello generale, nazionale, non soltanto regionale, e con tutti gli “attori” della filiera della produzione e del lavoro seduti allo stesso tavolo con l’intento, possibilmente, di risolvere il problema, anche adottando misure (e spese) straordinarie”: conclude Tullia Bevilacqua.